Cultura
La scuola fuori…non come prima
Prezioso contributo al progetto “La scuola, come la vorrei” per contribuire alla raccolta di idee e proposte da presentare al nuovo Ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, giunge in libreria il volume di Lorenzo Bordonaro e Teresa Garaffo, dal titolo: “La scuola fuori – idee per un’educazione e istruzione non come prima”(Gaeditori), un prezioso e agevole contributo di proposte operative che documenta le significative testimonianze di progettualità innovativa che hanno trovato realizzazione concreta negli Istituti “Dante Alighieri” e “Italo Calvino” di Catania; “Giovanni XXIII” di Acireale insieme alle sperimentali innovazioni avviate in diverse scuole d’Italia.
Gli Autori, che vivono la scuola in maniera attiva e coinvolgente hanno realizzato con entusiasmo e tanta passione diversi progetti innovativi, descrivono l’immagine di una “scuola nuova , non come prima prima”. Una scuola che promuove competenze che si apre al territorio, finestra aperta sul mondo, che amplia gli orizzonti delle conoscenze offrendo agli studenti l’opportunità di visitare i monumenti della città, le biblioteche, le librerie, i musei, il parco, il bosco, l’Orto botanico, il porto, il mare, la montagna, l’Etna.
In un ampliamento di conoscenze gli studenti imparano anche a conoscere ed apprezzare il linguaggio comunicativo del cinema, della musica, della danza, del teatro e dello sport.
Già nel libro del 2019 “Giù le cattedre”, il profbordo ha illustrato un modo diverso di fare scuola, tracciando le linee guida per una “sopravvivenza nella scuola di oggi e di domani” seguendo le coordinate della qualità, dell’efficacia, del significato che ogni gesto e azione educativa deve avere per suscitare motivazione e partecipazione attiva, rendendo lo studente protagonista nell’azione didattica finalizzata alla modifica del modo di pensare, di sentire e di agire.
Il rispetto per il Creato, per la Natura, l’educazione ecologica e ambientale, l’emergenza climatica, obiettivi significativi dell’Agenda 2030, si apprendono con maggiore efficacia attraverso il contatto diretto del vedere, del toccare, del “saper fare”, secondo la linea pedagogica del “learning by doing” di John Dewey.
Sognare una scuola green, e adottare le operatività dell’outdoor education non dovrebbe essere riservato ad isolate esperienze didattiche delle “Avanguardie educative” che coinvolgono un ristretto numero di studenti, ma dovrebbe connotare l’intero impianto organizzativo della scuola che guarda al di là della finestra e contribuisce alla costruzione del domani di ogni singolo studente.
Il volume si apre con le considerazioni ed il bilancio del rendimento scolastico alla ripresa delle attività dopo la pausa pandemica e l’adozione della didattica a distanza. Si articola, quindi, un percorso che spezza le barriere della “gabbia scolastica che imprigiona l’apprendimento e soffoca l’insegnamento”, portando la scuola “fuori dall’aula” per le vie della città “a contatto con la vita di ogni giorno”.
Il fare scuola all’aperto, strategia adottata per evitare i rischi del contagio, non è una semplice trasposizione di spazi fisici, ma sollecita una specifica e articolata progettualità al fine di rendere fruttuoso ed efficace il tempo scuola che deve corrispondere a “tempo di apprendimento”.
Nell’adozione del progetto “scuola senza zaino” si privilegia un apprendimento guidato dai docenti che consente al bambino di entrare al mattino a scuola ed uscire di pomeriggio da “bambino”, libero da ulteriori impegni di compiti a casa, perché a scuola ha esercitato capacità e abilità nel ”sapere e nel saper fare”.
La “scuola sognata”, definita anche con l’attributo di “buona scuola”, s’imbatte spesso nella realtà di una scuola reale, presente, con le sue eccellenze, felice del glorioso passato, ed anche con tutti i disagi, le imperfezioni, le carenze, i bisogni, i vuoti e gli errori.
Ecco perché è necessario ridisegnare una scuola nuova, capace di “coniugare apprendimento e benessere, cultura, tecnologia e natura” e i benefici del miglioramento si vedranno in parte oggi, ma nella prospettiva di un futuro migliore.
Giuseppe Adernò
Cultura
Nuova terminologia per indicare le persone disabili
Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.
Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con “soggetto in situazione di handicaps” , poi ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.
Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024 sono indicate le diciture da usare :
“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini: elevato- molto elevato – intensivo.
Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.
La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.
A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica. Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.
La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.
Giuseppe Adernò
Cultura
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
auditorium dell’Istituto “Giuffrida – La Mela” ha avuto luogo l’insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.
Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,
Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.
L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.
Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia, gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,
Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.
Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.
Cultura
Laura Genitori, sindaco dei ragazzi
TREMESTIERI – Il canto degli Italiani, l’ingresso del testo della Costituzione e della bandiera tricolore, ha dato inizio alla solenne cerimonia con la partecipazione dal sindaco uscente, Lorenzo Frangiamore, il quale , dopo il saluto introduttivo, ha illustrato il suo operato da sindaco dei ragazzi, elencando le esperienze vissute nel corso del suo mandato e, quindi, ha deposto la fascia tricolore.
Dinnanzi al Direttore dell’Istituto, Luca Licciardello, alla Dirigente Angela Urzì, e del coordinatore nazionale dei CCR, preside Giuseppe Adernò, con grande emozione, la neo eletta, Laura Genitori d’Arrigo, alunna della classe quinta primaria, ha recitato, con la mano sulla Costituzione, la formula di giuramento “Giuro di essere fedele alla Repubblica …. Mi impegno a collaborare per il bene della scuola, piccola città e per la crescita sociale e civile e della Comunità scolastica e cittadina” quindi ha baciato la bandiera, ha firmato la pergamena del giuramento che è firmata dalle Autorità presenti e dai genitori come segno di convergenza educativa tra scuola e famiglia e, quindi, ha indossato la fascia tricolore.
Hanno quindi giurato coralmente il Vice Sindaco Elsa Blarasin, il presidente del Consiglio Chiara Longo e gli Assessori con i rispettivi consiglieri.
L’intera classe è stata coinvolta nell’esperienza elettorale ed il Consiglio dei Ragazzi è costituito da: Assessore all’Istruzione: Fabiola La Rosa con Francesco Abate e Antonio Testa; alla Solidarietà: Carla Cinnirella con Giorgia Rendo e Daniele De Leo; alla Legalità: Giuseppe Murabito con Sergio Sparaventi Cilia e Karola Nicolosi; Al Cinema e spettacolo : Jolie Sarao con Martina Brunetto e Carla Sebastian; allo Sport: Vincenzo Giovanetti con Tommaso Lo Certo e Gabriele Gambino; allo Svago e Tempo libero: Massimo Calabrese con Rayahn Rahal e Jacopo Motta.
La neosindaco ha ringraziato il Direttore, la maestra di classe ed il coordinatore del progetto per la bella opportunità offerta, ha ringraziato i suoi elettori e ha illustrato il programma che intende sviluppare per una scuola sempre migliore e rispondente ai bisogni dei ragazzi.
Nella scuola-piccola città, il Sindaco, gli assessori e i consiglieri sono protagonisti attivi di proposte e di progetti finalizzati alla crescita culturale e sociale dell’intera comunità scolastica.
Il direttore Luca Licciardello ha evidenziato la valenza didattica del progetto di Educazione Civica promosso 29 anni fa dal preside Giuseppe Adernò e che ora conta in Italia oltre 600 Consigli dei ragazzi ed ha ringraziato gli insegnanti Enza Schillaci, e Antonio Amato per il lodevole impegno nel coordinare le attività del progetto, seguendolo con amorevole dedizione e cura educativa.
Molto soddisfatti i genitori degli eletti i quali hanno condiviso il progetto educativo della scuola che forma uomini, persone e cittadini.
Il preside Adernò ha rinnovato ai neoeletti l’impegno del C.P.S. sigla che sintetizza la Cultura e l’impegno nello studio, la Partecipazione attiva e democratica ed infine, utilizzando la metafora del “grembiule”, la dimensione del Servizio, perché la politica, ricerca del bene comune, è un servizio alla comunità scolastica e cittadina.
A conclusione della cerimonia, vera lezione di Educazione civica, il Sindaco dei ragazzi ha consegnato ad ogni rappresentante di classe l’organigramma del Consiglio dei Ragazzi, così da essere presenti in tutte le classi.
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