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Cinema

7ª edizione Festival del Cinema e del Doppiaggio

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Siracusa. 7ª edizione Festival del Cinema e del Doppiaggio. I vincitori del Premio Tonino Accolla

Sono stati aggiudicati a Marco Camillacci e Sara Croce; il doppiatore siracusano scomparso nel 2013

 

i sei allievi finalisti che hanno partecipato al Contest per questa settima edizione del Premio Tonino Accolla, due i vincitori, Marco Camillacci e Sara Croce.

Giovanissimi, 21 anni Sara Croce, napoletana, e 18 Marco Camillacci, romano, sono loro ad avere conquistato i voti della Giuria tecnica d’eccellenza, formata da Franco Mirra – direttore Fono Roma – Mario Cordova, Chiara Colizzi, Laura Cefaloni – 3 Cycle – Franco Mannella (ospite)  e le giovani leve ma già professionisti Alex Polidori e Mirko Cannella.

La Giuria della Stampa – presieduta da Prospero Dente, Segretario Assostampa Sicilia, e fra i componenti Ivan Scinardo, direttore Sicilia Centro Sperimentale di Cinematografia – ha votato per Sara Croce che ha ricevuto anche il premio come “Migliore interpretazione femminile”.  Entrambi i candidati al Premio hanno già intrapreso la carriera di doppiatori e avranno diritto al riconoscimento assegnato dalla Sefit – e dal General Manager Massimo Puccio –  ad un primo turno di doppiaggio per una nuova produzione.

 

Sara Croce frequenta la “Voice Art Dubbing”, eccellente scuola di doppiaggio con sede nelle maggiori città italiane che ha ricevuto il premio come “Migliore scuola”.

Marco Camillacci, autocandidato, diplomato, ha le idee molto chiare di cosa vorrà fare da grande: figlio di un famoso speaker radiofonico che ha “militato” per anni su Rds, ha la passione per il palcoscenico che calca fin da bambino. Fare il doppiatore e l’attore è il suo sogno, l’uso della voce il suo esercizio giornaliero.  Come i vincitori anche gli altri ragazzi che hanno partecipato al Premio hanno mostrato determinazione e grinta e non hanno dubbi sui loro progetti futuri: cinema e doppiaggio.  Viviana Feudale, Michela Filippi ( Voice Art Dubbing – Roma), Andrea Consalvo,  Davide Morelli (VAD Roma), hanno dato prova al leggio di grande versatilità superando tutte le prove live in coppia e singolarmente.

E si è conclusa così, con le premiazioni e i ringraziamenti di rito anche questa settima edizione del Premio Tonino Accolla; una serata movimentata, al culmine dell’adrenalina per i concorrenti ma anche per il pubblico che ha partecipato con calore alle due serate che hanno animato piazza Minerva trasformandola in teatro e sala doppiaggio a cielo aperto.

Ideato da Stefania Altavilla, direttrice artistica, presidente associazione Arca,  il Premio quest’anno si è mostrato in più e diverse connotazioni: artistiche, di spettacolo ma anche rivolto alle tematiche sociali grazie ad un corto realizzato dalla regista  Giulia Galati, dedicato a Paolo Borsellino.  La conduzione delle due serate a cura di Mimmo Contestabile e Rossella Leone, la regia di Giulia Galati. Tra gli ospiti il musicista Ernesto Marciante, l’attore Rosario Terranova, il compositore Alessandro Faro. Nella serata finale di ieri, anche l’esibizione del gruppo danza di Simona Gatto, sulle note della FaroEnsamble.

Momenti di memorabili doppiaggi cinematografici sono stati regalati da due colonne del doppiaggio, Chiara Colizzi (voci di Nicole Kidman, Kate Winslet, Uma Turman, Penelope Cruz e decine di altre attrici di Hollywood), e Mario Cordova ( voci di Richard Gere, Jeremy Irons, Patrick Swayze.

«E’ un momento di alta cultura questo del Premio Tonino Accolla – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Fabio Granata, intervenuto ad entrambe le serate –  che gioca molto sul talento dei giovani e sul loro futuro.  Come per gli allievi dell’Inda questi ragazzi grazie al Premio offrono un grande contributo alla nostra crescita culturale.  Sono io a dire grazie perché questo premio non è mai banale e rappresenta un tassello in più per l’ identità moderna del novecento di questa città”.

I premi sono stati realizzati dal Maestro scultore Pietro Marchese e da “Sorelle Midolo Gioielli”. Partner tecnici e media partener 2022, Fono Roma, Sefit Group, 3 Cycle e Atom. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Siracusa e dalla Regione Sicilia Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, e grazie all’Associazione Arca.

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Cinema

“Il cinema fuorilegge. Storie di banditi, briganti e brigantesse”

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Sabato 12 aprile 2025, presso lo spazio culturale ed espositivo Elenk’art di Via Vincenzo Di Marco n. 27/b, Palermo.  si è svolta  la presentazione del libro di Carmelo Franco e Paolo Di Fresco “Il cinema fuorilegge. Storie di banditi, briganti e brigantesse” ed. Frascati & Serradifalco, Palermo. Gli autori hanno dialogato  con Ivan Scinardo, Direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia. All’incontro è interveuto anche  il Magistrato Leonardo Agueci, già Procuratore Aggiunto della Repubblica di Palermo e Lia Sava, Procuratore generale presso la corte d’appello.

Il Cinema Fuorilegge

è un libro appassionato, che racconta ai lettori la figura di banditi, briganti e brigantesse, attraverso l’analisi dei film sul grande schermo dove più efficacemente sono stati descritti questi personaggi “…liberi e minacciosi, spettrali ed eroici, che hanno popolato sogni e incubi degli spettatori…”. La collaborazione fra i due avvocati è nata nel 2009  quando scrisssero il libro “Cinema di mafia”. 16 anni dopo spostano “l’inquadratura” e mettono a fuoco su: “Il cinema fuorilegge”.  Il “mafia – movie”, quel genere cinematografico che negli anni ha avuto la capacità di esplorare strutture e sovra-strutture delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, in particolare della mafia siciliana (Cosa Nostra), della ‘Ndrangheta calabrese, della Camorra campana, ha inevitabilmente avuto un impatto ispiratore in decine di registi e sceneggiatori.  In questo prezioso volume si trovano tanti punti di contatto, fatti di coincidenze e sovrapposizioni.

Il brigantaggio

Nell’immaginario collettivo, si è nutrito negli anni  di miti e leggende attraverso alcuni elementi tipici, come il controllo del territorio, l’uso della violenza e i legami con il potere, ripresi e sviluppati successivamente dalla mafia. Franco e Di Fresco, mettono in evidenza, attraverso lo studio di film dedicati, la figura ambigua del brigante, metà eroe popolare e metà criminale, colui che incarna una serie di contraddizioni e di elementi che ne determineranno il suo fascino. Nel racconto Renato Vallanzasca è come se diventasse la versione moderna del bandito Giuliano, spiriti liberi, raccontanti magistralmente dal cinema, l’unico strumento capace di esercitare un forte richiamo sull’immaginario.

Carmelo Franco e Paolo Di Fresco, quando immaginano la figura del brigante puntano dritti a Robin Hood, esempio archetipico di brigante buono, che ruba ai ricchi per dare ai poveri, a Zorro, a Carmine Crocco, personaggio di spicco del brigantaggio post-unitario italiano, leader carismatico e abile stratega. Un cenno a parte merita Fra Diavolo, brigante attivo nel Regno di Napoli tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, la cui figura è stata oggetto di diverse rappresentazioni artistiche. I critici del tempo hanno evidenziato la forte componente propagandistica, tipica del cinema dell’epoca, nel film di Luigi Zampa del 1942.

Le drude

Uno dei punti di forza di questo prezioso saggio critico è il capitolo dedicato alle brigantesse, dal titolo azzeccato: “Il brigantaggio è donna, l’epopea delle drude”. Gli autori fanno velatamente riferimento al film del 1950 di Mario Soldati: “Donne e briganti”, ma la figura femminile delle drude è approfondita nel film “Il mio corpo vi seppellirà” del 2021, del regista palermitano Giovanni La Parola con Rita Abela nel ruolo di  Ciccilla, Margaret Madè, Miriam Dalmazio, Antonia Truppo.  Non esisteva organizzazione di briganti, piccola o grande, in cui il “capo” non avesse al suo fianco una donna. Con lui condivideva marce estenuanti, notti all’addiaccio, assalti e ritiri, fatti di scontri a fuoco e coltelli. La moglie del boss era sempre rispettata e ossequiata, e quindi temuta. Le brigantesse hanno dimostrato sul campo di essere più risolute e determinate dei loro compagni, dando prova di possedere una tempra che destava ammirazione e paura, nello stesso tempo.

Carmelo Franco

Avvocato penalista, è nato, vive ed esercita la professione a Palermo. Negli ultimi decenni ha patrocinato in alcuni dei più importanti processi celebrati nel capoluogo siciliano ed ha fondato la camera penale “Conca d’oro”, di cui è stato il primo Presidente. Ha fatto parte della giunta nazionale dell’unione delle camere penali italiane e del Consiglio Distrettuale di Disciplina di Palermo. È autore di diverse pubblicazioni sul cinema e la sua storia, tra cui si segnalano: “Il cinema di mafia” (Serradifalco editore), “Giovanni Falcone e il cinema. Una vita da giudice, senza le parti noiose” (Torri del vento edizioni) e “A scuola da Dino Risi. Il Sorpasso e i suoi epigoni” (Morlacchi editore). Nel 2010 ha curato, per il Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia, la rassegna “Il cinema di mafia. Un percorso italiano”.

Paolo Di Fresco

Avvocato penalista, è nato ed ha iniziato l’attività professionale a Palermo, ma esercita e vive a Milano. Ha maturato una significativa esperienza nel diritto penale dell’economia, seguendo diversi procedimenti in materia di reati societari, fallimentari, finanziari, fiscali e contro la Pubblica Amministrazione. È autore di diverse pubblicazioni in materia penale, processuale ed interviene regolarmente in seminari e convegni come relatore. Appassionato di cinema e letteratura, nel 2009 ha scritto con Carmelo Franco “Il Cinema di Mafia” (Serradifalco editore) e nel 2010 ha curato, per il Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia, la rassegna “Il cinema di mafia. Un percorso italiano”.

Elenk’art – Pinakothek’a

dove si è svolta  la presentazione del libro, è il nuovo centro culturale, sala lettura e spazio espositivo della Città di Palermo, che unitamente al dirimpettaio Laboratorio Creativo Don Nino – Mind Food, concretizza progetti interdisciplinari per poter vivere l’arte in ogni sua forma ed espressione.

L’evento culturale è stato curato dall’Arch. Rossella Giletto e organizzato dallo Staff Elenk’art e Don Nino S.r.l. (Presidente Arch. Silvia Mercurio).

Immagini a cura di Sergio Ruffino

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Guarda l’intervista del 15/4/25 agli autori realizzata da Alessia Anselmo e Ivan Scinardo per il programma “Open day cinema”

 

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Cinema

Una vita da sogno

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Esce in sala dal 10 aprile #unavitadasogno – L’abbaglio. Il film è un’opera prima, si ispira a una storia vera, già raccontata da Alessandra Cardone in chiave documentaristica nel cortometraggio “My Friend Johnny”, al centro è l’incontro di un ristoratore con l’attore Johnny Depp, a Venezia per girare un film� . Ne “Una vita da sogno – L’abbaglio”, l’ambientazione viene trasferita in Puglia, tra Lecce, Castro, Giuggianello, Melendugno, Otranto, Specchia e Tricase ed è prodotto da Angelo Laudisa e Alessandro Valenti per Scirocco Films, con il contributo dell’Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia.

Sinsossi:

Nicola, ristoratore pugliese, diventa amico di Johnny Light, famoso attore americano, che s’innamora del suo ristorante e della sua cucina. Prima di lasciare la Puglia, Johnny invita Nicola e la figlia Aqua a trasferirsi a Los Angeles per gestire il suo ristorante a Hollywood e diventare soci.
Nicola è totalmente sedotto dalla star, ci crede davvero e inizia a pianificare il suo futuro in America. Non sempre però le cose vanno come previsto.

Giarda l’intervista alla regista  Alessandra Cardone

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Un passo alla volta

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Tre voci, un’amicizia, un viaggio lungo trent’anni. Il racconto intimo e musicale di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè dal piccolo palco di un locale romano fino al grande evento del Circo Massimo, passando per i tour in pulmino, i viaggi, le prove, i concerti e l’amore per la musica che li ha uniti. 🎬 Un percorso che intreccia le storie delle loro canzoni, l’impegno sociale, il piacere di raccontarsi attraverso la musica e di condividere un pezzo di vita insieme. Il film è stato presentato il 23 marzo in anteprima al Teatro Petruzzelli di Bari al Bif&st Bari International Film&TV Festival, all’interno della sezione “Rosso di Sera”. Una produzione Fandango in associazione con OTR Live. In collaborazione con Rai Documentari. Distribuito da Fandango Distribuzione.

Guarda l’intervista al regista Francesco Cordio

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In Tendenza