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Cultura

Lettera aperta dell’Arcivescovo  di Catania

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DIO NON È ANCORA STANCATO DEGLI UOMINI”

Lettera aperta dell’Arcivescovo  di Catania alla madre del piccolo Germano

La notizia del ritrovamento dietro un muretto di una cesta con il corpo di un bambino appena nato ha commosso l’opinione pubblica ed è scattata una gara di solidarietà e di attenzione verso il piccolo che è stato salvato, curato, protetto e gli è stato messo il nome del Santo del giorno “Germano”.

Non è bastato un muro a coprire i vagiti di bimbo appena nato e con tanta voglia di vivere. Un muro testimone delle lacrime di speranza di un neonato abbandonato e delle lacrime di una donna che per disperazione rinuncia alla maternità.

 Quel piccolo fiore è stato raccolto in tempo prima che appassire ed ora vive, e attende una famiglia che lo custodisca e lo protegga.

 Germano, come Mosè è stato buttato sulle acque della storia, al quale, grazie all’attenzione di servitori dello Stato, Polizia, Medici e Personale sanitario sarà data la possibilità di cominciare a narrare nel suo diario di bordo l’inizio della sua avventura esistenziale.

L’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, dopo aver meditato e pregato si rivolge con una lettera aperta, scritta col cuore, manifestando paterna sensibilità e amorevole cura pastorale

 verso la madre ignota del piccolo Germano e parla al cuore di tutte le Mamme che vivono questi particolari drammi.

“Ogni bimbo che muore è segno che l’uomo si è stancato di Dio”.

Occorre, infatti, tanta fede e coraggio per affrontare le molteplici difficoltà della vita, specie quando predomina la miseria e la deprivazione.

L’aver dato alla luce il bimbo è già un dono che sollecita gratitudine. “Ogni bimbo che nasce è segno che Dio non si è ancora stancato degli uomini”.

La lettera dell’Arcivescovo è un vero canto alla vita e suscita attenzione e riflessione nel saper dare una giusta gerarchia ai valori da scegliere e seguire.

Giuseppe Adernò

Carissima N.

ti scrivo dopo alcuni giorni in cui non ho mancato di pregare per te e per il tuo bambino, deposto qualche giorno fa in una cesta, raccolto da mani amorevoli e da due servitori dello Stato (cioè di tutti noi), e che ora ha un nome.

Chissà come avresti voluto fosse chiamato il tuo bambino! Chissà quale nome gli hai dato segretamente! Credo in Dio, e ritengo che il Suo Amore ha permesso che Germano si salvasse da una morte che sarebbe potuta sopravvenire molto presto, in un luogo pericoloso come la strada. Germano ora avrà chi si prenderà cura di lui, ne sono certo, così come è avvenuto dal primo momento: è segno che c’è sempre qualcuno disposto a darci una mano, e quando questo “qualcuno” è un membro delle Forze dell’Ordine, i medici e gli infermieri di un ospedale, gli assistenti sociali, vuol dire che questa nostra Repubblica ha ancora a cuore le persone …

Ma chi si prenderà cura di te, e di altre mamme come te? Credo che il tuo gesto di lasciare Germano in una cesta, come il piccolo Mosè esposto sulle acque del Nilo e salvato dalla figlia del faraone, sia stato un atto estremo e disperato, meditato a lungo nei mesi in cui hai tenuto nascosto un segreto che ti ha cambiato la vita. Intanto ti ringrazio, a nome del tuo bambino e della famiglia che sarà sua, perché gli hai dato la vita e l’hai fatto nascere! Sei già grande per questo! Ti consoli questa gratitudine, mentre il tuo cuore sanguina. Sarebbe potuto andare tutto diversamente anche per te, come per tante mamme che partoriscono nella sicurezza di un ospedale e lasciano che il loro piccolo rimanga lì al sicuro, anche se loro non riescono a prendersene cura. Ma pazienza!

Ora la tua vita continua…

Vorrei che ti riconciliassi con te stessa, che la disperazione di quel giorno lasci spazio ad un futuro diverso, in cui tuo essere donna e mamma, il tuo essere compagna di un uomo o sposa, non sia più vissuto nella solitudine. Se sei credente, riconciliati anche con Dio, Padre misericordioso: Egli solo è in grado di risanare le ferite più profonde del nostro spirito.

Catania è una città con tanti mali, ma è anche abitata da tante persone disposte a prendersi cura degli altri: cerca una spalla su cui piangere, una persona a cui aprirti con discrezione, che sappia ascoltare la tua rabbia e quelle speranze di tenere Germano, che forse hai coltivato fino alla fine. Oggi tu hai bisogno di calore, come ne ha bisogno Germano…

Scrivo a te, ma anche a tante giovani donne come te. Permettete che vi dica che con l’amore e con “la sorgente della vita”, ossia la sessualità, non si scherza, perché essa non dona solo il calore dell’intimità, ma procrea e apre al meraviglioso formarsi di una vita umana. Per questo non può essere oggetto di un gioco, o di un flirt, ma è data per essere un atto di amore responsabile, che guarda al futuro… Scrivo a te, e alle tante ragazze che hanno le cosiddette “gravidanze indesiderate”: e vi invito a riflettere! Ad onore della verità, la gravidanza è l’attesa di un bambino, di un Germano, di un Alfio, di un’Agata, di una persona unica e irripetibile! Chiameresti un bambino, un “indesiderato”? Oggi ci sono tanti modi per accompagnare la vita dei bambini “indesiderati”, e di sostenere le loro mamme! Coraggio! Apritevi ancora al futuro di donne e di mamme, con amore e responsabilità.

E tu, cara N., sii testimone discreta che la vita vale davvero e che ogni Germano ha diritto a vivere!

Ti benedico,

+Luigi, Arcivescovo di Catania

La Lettera è stata diffusa dal settimanale diocesano on line “Prospettive eu”

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Cultura

Matilde Capizzi, sindaco dei ragazzi dell’Istituto John Dewey

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Originale lezione di Educazione civica al Palazzo degli elefanti.

Un concorso per il “bollino blu di qualità- città pulita” per i bar, ristoranti negozi e chioschi che occupano il suolo pubblico.

Una nuova primavera per Catania  

Giuro di essere fedele alla Repubblica…. di osservare lealmente le leggi dello Stato. M’impegno a collaborare per il bene della scuola, piccola città e per la crescita sociale e civile della Comunità scolastica“,  sono queste le  parole che Matilde Capizzi, alunna di quarta primaria, dell’Istituto Paritario “John Deweyha pronunciato con emozione nella splendida sala consiliare di Palazzo degli Elefanti, prima di indossare la fascia tricolore di “sindaco dei ragazzi”

Nel corso della solenne cerimonia, coordinata dal preside Giuseppe Adernò, ideatore del progetto e presidente dell’Associazione dei Consigli Comunali dei Ragazzi, sono stati evidenziati segni e simboli di Educazione Civica: la Costituzione, il bacio della bandiera, la fascia tricolore, l’atto di giuramento firmato dalle Autorità presenti ed anche dai genitori, come segno di collaborazione tra scuola e famiglia nella condivisone del progetto didattico

E’ la prima volta che l’Istituto John Dewey, scuola paritaria ad indirizzo internazionale, realizza il progetto del Consiglio comunale dei Ragazzi e gli alunni della classe quarta, fortemente emozionati sono stati protagonisti di una lezione di Educazione civica.

Alla presenza del vice presidente vicario del Consiglio Riccardo Pellegrino, dell’assessore all’Istruzione Andrea Guzzardi,  dei responsabili della scuola Martina Formosa e Mariagrazia Puglisi, e dei i genitori  il sindaco Matilde Capizzi, il vice sindaco Matteo Angiolucci, il presidente del Consiglio, Mattia Biagianti,  hanno esposto programmi e progetti  da realizzare a scuola e in città.

Particolarmente significativa la proposta di un concorso che coinvolge i bar, ristoranti e chioschi e occupano il suolo pubblico al fine di assegnare il “bollino blu di qualità, città pulita” ai titolari degli esercizi commerciali cha mantengono pulito e decoroso lo spazio pubblico occupato.

Il sindaco dei ragazzi ha nominato gli assessori: Chiara Asero, all’ambiente e alla custodia del creato: Annaflavia Augusto, alla solidarietà e alla gentilezza; Manuel Morillo allo sport, Antonio Pampallona alla cultura e all’istruzione e Vittorio Virgilio alla musica e all’armonia.

Il presidente del Consiglio, Mattia Biagianti  ha presentato i consiglieri: Andrea Giuffrida, Nathaniel Broomal e Thomas Romano.

Insieme, tutti i ragazzi, anche se ancora piccoli, sono come le rondini e annunciano per la città di Catania una nuova primavera di cittadinanza attiva e responsabile.

Giuseppe Adernò

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Arianna

Rome International Documentary

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La terza edizione del Rome International Documentary Festival, il Festival del documentario creativo di Roma, torna al Nuovo Cinema Aquila con un programma ricco di film documentari provenienti da tutto il mondo, Masterclass con autori di fama internazionale, occasioni di incontro e momenti di scambio tra pubblico e professionisti del settore.

Il RIDF 2024 propone 11 film del concorso internazionale WORLD-DOC, tutte anteprime romane e 9 film italiani del concorso ITA-DOC, selezionati tra le migliori produzioni della stagione. Il concorso SHORT-DOC, 10 corti proiettati sia in sala che visibili gratuitamente in streaming sulla piattaforma MyMovies, durante le giornate del Festival.

Ogni giorno sono previste le proiezioni dei film in concorso dalle 15.00 del pomeriggio fino a tarda sera in due sale del Nuovo Cinema Aquila. Ad ogni film seguirà il Q&A con gli autori.

Dalle 18:00 alle 19:00 il Festival offre l’aperitivo Drink&Doc nel foyer del cinema, un’occasione per incontrare i registi dei film del giorno.

Oltre ai film il concorso il Festival propone 4 proiezioni fuori concorso:

No Other Land” (Norvegia, Palestina, 2024, 96’)
Giovedì 5 dicembre, ore 20.30
Film di apertura del Festival, realizzato da un collettivo israelo-palestinese premiato come miglior documentario al Festival di Berlino 2024. Interverrà in collegamento online il regista Basel Adra.

Brandy Hellville – L’inferno del Fast Fashion” (USA, 2024, 91′)
Venerdì 6 dicembre, ore 15:30
Il film della regista premio Oscar Eva Orner, è stato a lungo il documentario più visto in streaming negli USA, consigliato per partecipare alla masterclass della regista.

State Funeral” (Paesi Bassi, Lituania, 2019, 135′)
Sabato 7 dicembre, ore 15:00
Il film d’archivio del pluripremiato regista ucraino Sergei Loznitsa racconta il funerale di Joseph Stalin come il culmine del culto della personalità del dittatore. Verrà proiettato il giorno precedente la masterclass dell’autore.

“REAL” (Italia, Francia, 2024, 83’)
Lunedì 9 dicembre, ore 16:30
Il secondo lungometraggio di Adele Tulli, presentato al Locarno Film Festival, premio Miglior progetto agli Atelier del Milano Film Network e Prix du Jury del Festival del Cinema di Villa Medici Roma, verrà proiettato a precedere la masterclass della regista.

Anche quest’anno proponiamo le masterclass, organizzate in collaborazione con DAMS Università Roma Tre, con tre autori del documentario di fama internazionale:

Sabato 7 dicembre, ore 10:30 – Sala 1
Il segreto del successo nei documentari internazionali. Dalla concezione dell’idea al rapporto con le piattaforme
EVA ORNER (regista e produttrice)

Domenica 8 dicembre, ore 10:30 – Sala 1
Comprendere il presente
SERGEI LOZNITSA (regista)

Lunedì 9 dicembre, ore 18:00 – Sala 2
Cosa è reale?
ADELE TULLI (regista)

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Cultura

Compiti e funzioni del docente

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queste parole Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dato avvio all’anno scolastico 2024-2025, ponendo al centro dell’azione didattica l’Educazione Civica, unica disciplina che porta ancora la denominazione di “Educazione”, termine che negli anni passati connotava tutte le materie scolastiche, convergenti nell’azione educativa e formativa dello studente, che si prepara ad essere “cittadino” attivo e responsabile al termine del percorso.

Il seminario di studio sul tema: “Compiti e funzioni del docente Referente dell’Educazione Civica” , promosso, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Catania, dalle Associazioni “CCcR. Consigli Comunali dei Ragazzi; Ambasciatori dell’Educazione Civica e UCIIM” offre una positiva occasione di riflessione sul modo di valorizzare la trasversalità della disciplina al fine di promuovere apprendimenti efficaci, e modificare il modo di pensare, di sentire e ai agire degli studenti.

Le nuove “Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica” offrono molteplici spunti operativi e nel corso del seminario, moderato da Mariella Chiantello, intervengono, dopo i saluti istituzionali della dirigente del Convitto Nazionale, Anna Spampinato; del provveditore, Emilio Grasso e dell’Assessore Andrea Guzzardi; il preside Giuseppe Adernò, presidente del CCdR; il prof. Antonio Fundarò, dell’Istituto Tecnico di Partinico; il prof. Alessio Annino dell’Università di Catania.

Le riflessioni dei relatori saranno arricchite dalle testimonianze di Letizia Spampinato e Sandro Torrisi, dell’Associazione CCdR e dagli interventi dei docenti che operano sul campo, proponendo innovative strategie didattiche che producono efficaci apprendimenti

 

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In Tendenza