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Cultura

L’ora degli incappucciati, il libro di Ilaria Lombardo

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L’ora degli incappucciati, il libro di Ilaria Lombardo sulle confraternite ennesi

DA GIOVANE DONNA VI RACCONTO I SEGRETI DELLE CONFRATERNITE ENNESI

“Questo libro non l’ho scritto per me, ma per la mia città. Lo consegno agli ennesi perché siano sapenti custodi delle nostre preziose tradizioni”. A parlare è Ilaria Lombardo, scrittrice esordiente, 32 anni, che nei giorni scorsi ha dato alle stampe il libro.

La ricerca durata 8 anni

E proprio nel corso della Settimana santa del capoluogo più alto d’Italia, ripresa dopo il blocco forzato di due anni, il testo è stato presentato al pubblico nei locali della canonica del Duomo alla presenza del giornalista Ivan Scinardo (che ne ha curato anche la prefazione) e di monsignor Vincenzo Murgano, parroco della chiesa madre di Enna e assistente spirituale del Collegio dei rettori delle 16 confraternite cittadine.

Ilaria Lombardo (Scrittrice)

Una seconda presentazione è stata organizzata qualche giorno dopo nel complesso del Santuario di San Giuseppe, sempre a Enna, con la giornalista Mariangela Vacanti e don Giacomo Zangara, parroco della comunità di San Giovanni a Enna, con la partecipazione di diversi rettori delle confraternite locali.

E si parte proprio dagli archivi delle congreghe ennesi, dove Ilaria si è recata pazientemente per consultare statuti e atti costitutivi:

“Il mio è stato un lavoro da giurista, da studentessa di legge che ha scelto di fare una tesi di laurea sulle confraternite di Enna – ha raccontato – una decisione che ha destato molto stupore in ambito accademico, ma la mia determinazione ha avuto la meglio e nel tempo è maturata l’idea di raccogliere il frutto delle mie ricerche in un libro”.

L’archeologa Maria Teresa Di Blasi, che firma la postfazione del libro, afferma: “In un mirabile mosaico di ricerche storiche e documentarie, testimonianze e ricordi personali, si snoda la scrittura di un testo che si può leggere agevolmente come un racconto e come un saggio di storia”.

Il risultato è un’excursus che parte dalla millenaria storia dell’Hurbis Inexougnabilis, Enna, centro nodale della Sicilia, per arrivare all’Ura, l’ora di adorazione al Santissimo Sacramento esposto in Duomo tributata dalle confraternite nel corso della Settimana santa, una trattazione puntuale su riti e processioni che a Enna hanno un ruolo centrale, sia sul piano socio-culturale che sul piano amministrativo ed economico.

L’autrice

Foto di Luigi Nicotra

L’autrice, che è anche la prima donna nominata presidente di un gruppo interno a una confraternita (il collegio dei procuratori del Santuario di Maria Santissima di Valverde) in un universo tutto al maschile, dedica ampio spazio a ognuna delle 16 confraternite ennesi, alla banda cittadina, alla reliquia della Spina Santa, senza tralasciare il ruolo delle donne nella devozione popolare.

“Sono cresciuta all’ombra del campanile del duomo con il fremito nei mesi dei preparativi della Settimana santa – ha confidato – e tutto quello che ho assimilato dalla vita parrocchiale, dai racconti degli anziani, dalle letture alla biblioteca comunale, dalle tradizioni rinnovate anno dopo anno in famiglia ho voluto riportarlo in queste pagine”.

Ivan Scinardo

Scinardo nella sua prefazione tiene a puntualizzare: “Ilaria per la sua ricerca propedeutica a questo libro ha impiegato quasi otto anni, ha avuto accessi agli archivi delle confraternite, custoditi gelosamente dagli anziani. […] Certamente questo libro rappresenta una fonte preziosa di notizie che verranno tramandate a futura memoria”. E sono tanti gli aneddoti e le storie proposte in 200 pagine corredate dalle immagini e i contributi fotografici della stessa Lombardo e di Luigi Nicotra.

L’augurio è che il libro venga divulgato ampiamente anche fuori dai confini ennesi per richiamare la giusta attenzione sui misteri degli incappucciati.

Fonte: www.ennapress.it

Cultura

Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie

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“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.

Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.

A 50 anni dalla morte

A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni.  I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.

Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.

Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.

La mostra

La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.

Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.

Arianna Scinardo

 

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Cultura

Nuova terminologia per indicare le persone disabili

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Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.

Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con   “soggetto in situazione di handicaps” , poi  ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.

Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024  sono indicate le diciture da usare :

“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini:  elevato- molto elevato – intensivo.

Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.

La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.

A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica.  Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.

La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Nuovi ragazzi sindaci a Adrano

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Nuovi ragazzi sindaci a Adrano

auditorium dell’Istituto “Giuffrida  – La Mela”  ha avuto luogo l’insediamento del  Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.

Rebecca Romano

Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,

Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.

L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.

Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia,  gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,

Nicholas Giuseppe Cerami

Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.  

Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.

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