Cultura
“Da naso a naso”, Pinocchio e Cyrano de Bergerac
“Da naso a naso”, Pinocchio e Cyrano de Bergerac nelle riflessioni dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco per le domeniche civiche del Politeama
Pietrangelo Buttafuco
E’ un Buttafuoco che non ti aspetti, più teatrale e drammaturgico che giornalista sagace e pungente che siamo abituati a vedere in tv, sempre super richiesto da anchorman e conduttrici di prime time, dei più importanti canali della tv nazionale.
Sovrintendente, Commissario straordinario e Direttrice artistica, rispettivamente Vaccari, Tarantino e Fratta, del teatro Politeama, quando hanno pensato a lui per fissare una delle date della rassegna di incontri culturali: “Domeniche civiche”, sapevano già che lo scrittore di Agira, tenesse incollato il pubblico, per quasi un’ora, su una dissertazione dal titolo: “Da naso a naso – Pinocchio e Cyrano de Bergerac”.
Collodi e Edmon Rostan
E’ lui stesso a confessare di essersi fatto stregare dalla lettura di due preziosi volumi di Carlo Collodi e Edmond Rostan. Il primo, Le Avventure di Pinocchio, con la Prefazione di Giovanni Jervis e le illustrazioni di E. Mazzanti e C. Chiostri, pubblicato da Einaudi nel 1982, l’altro con la traduzione di Mario Giobbe del 1943.
Il suo monologo inizia con la frase: c’è un ma! C’è sempre un mà! Si spinge talmente avanti sul palco che sembra quasi toccare con mano le prime file, lo ammira il giornalista Giuseppe Sottile, che lui chiama “maestro”, lo applaude il presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Micchichè.
La disobbedienza educata
Parla di disobbedienza educata e di quel gran naso che impedisce al guascone Cyranò di conoscere la verità. Con un volo d’aquila si sposta poi a Pinocchio, descrivendolo nei particolari e ricordando i grandi del teatro e del cinema come il principe De Curtis, alias Totò, Jhonny Dorelli con la sua voce calda, lo sceneggiato che accompagnò per anni l’immaginario di milioni di famiglie con l’indimenticabile Nino Manfredi. Pietrangelo chiede al pubblico in sala di ricordare due grandi attori palermitani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Omaggio a Carmelo Bene
Colui che incarna perfettamente il ruolo, per Buttafuoco è l’indimenticabile Carmelo Bene.
“La bugia è il senso della vita, in tutti voi c’è un pinocchio”, dice stizzito e poi divaga quando racconta l’episodio accaduto nell’aula del senato al politico catanese Nino Strano quando gli gridarono finocchio e lui capì Pinocchio, giurando di non dire bugie.
Ritorna a parlare di Cyrano de Bergerac, l’uomo delle imprese impossibili follemente innamorato di Rossana, a cui il cantautore Roberto Vecchioni dedicò un brano nel 1993. Le lettere d’amore scritte per il pretendente Cristiano, erano l’espressione di un sogno infranto e infelice, quello di Cyrano, per colpa del suo brutto naso.
Buttafuoco rievoca anche l’opera dei pupi con Rinaldo e Orlando
Gli applausi finali
Dal palchetto laterale Giangiacomo Vaccari e Nicola Tarantino si alzano in piedi, assieme al pubblico soddisfatto a tributargli gli onori del finale quando Buttafuoco dice: ”In guerra non si parla dei russi..e con voce liberatoria urla: andate nelle librerie nei teatri e nei cinema”.
Il concerto
A seguire, il concerto del Duo Enna-Caruso, composto da Cristina Enna, violinista della Foss e dal M° Carmelo Caruso al pianoforte. Questo il programma: Franz Schubert, Sonatina op. 137 n. 2 in la minore per violino e pianoforte. Ludwig van Beethoven, Sonata op. 24 n. 5 in fa maggiore “La Primavera” per violino e pianoforte. Il duo nasce con l’obiettivo di trasferire in ambito cameristico le esperienze musicali e artistiche maturate durante la pluriennale collaborazione all’Orchestra Filarmonica Siciliana “Franco Ferrara”. Tra le numerose esibizioni particolarmente rilevanti sono il Concerto per violino e orchestra di Philip Glass, eseguito in prima siciliana, alla 67ma stagione concertistica degli “Amici della Musica” di Palermo nel 1999.
Cultura
Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie
“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.
Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.
A 50 anni dalla morte
A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni. I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.
Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.
Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.
La mostra
La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.
Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.
Arianna Scinardo
Cultura
Nuova terminologia per indicare le persone disabili
Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.
Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con “soggetto in situazione di handicaps” , poi ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.
Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024 sono indicate le diciture da usare :
“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini: elevato- molto elevato – intensivo.
Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.
La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.
A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica. Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.
La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.
Giuseppe Adernò
Cultura
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
auditorium dell’Istituto “Giuffrida – La Mela” ha avuto luogo l’insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.
Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,
Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.
L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.
Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia, gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,
Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.
Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.
-
Cocker4 anni ago
Il cocker tanto famoso quanto intelligente
-
In Evidenza5 anni ago
Biagio Conte: “Non vince il virus, Dio è più forte”
-
In Evidenza5 anni ago
Sicilia: zero decessi e zero pazienti in terapia intensiva
-
Cinema6 anni ago
Cinema e Massoneria un binomio misterioso e sorprendente
-
Cocker8 anni ago
Il cocker è fra i cani più oziosi del mondo
-
Editoriali16 anni ago
L’invidia è la vendetta dell’incapace
-
Cultura8 anni ago
Le stanze ferite: diario di viaggio nella Real Casa dei matti
-
Cocker9 anni ago
Irish setter, cocker spaniel e cavalier king: “I cani rossi adottati prima degli altri”