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Cultura

Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

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Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle ore 17:00 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina.

Nel testo che la Santa Sede ha trasmesso e che sarà recitato dai Vescovi, in tutte le Diocesi in unione spirituale al Sommo Pontefice,  si condensa il grido di allarme per una guerra che fa tremare il mondo intero e che produce morti, sofferenze, disagi e traumi le cui conseguenze durano nel tempo.

Mentre il rumore delle armi non tace, la  preghiera  indirizza gli animi alla pace, riprendendo la via da tempo smarrita .

La solenne consacrazione e affidamento al Cuore Immacolato di Maria  in modo speciale la Russia e l’Ucraina, come suggerito dalla Vergine ai Pastorelli di Fatima,  è carica di fiducia e di speranza affinché le relazioni tra gli Stati  imbocchino il sentiero del dialogo e della cooperazione nelle ricerca del miglior bene per tutta l’umanità.

A Maria vengono consacrate: l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Le dolci litanie di invocazione, devote suppliche di grazie e benedizioni scandiscano i giorni di attesa della primavera della pace, affinché  nel cielo  riappaia un nuovo arcobaleno, una nuova alleanza di dialogo e di fraternità tra i popoli.

Giuseppe Adernò

Preghiera

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.

Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!

Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.

Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.

Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.

Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace.

Il tuo pianto, o Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.

Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.

FonteSanta Sede, 23 Marzo 2022.

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Cultura

Concorso Nicholas Green 2024

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 CONCORSO “NICHOLAS GREEN” 2024

Premiazione all’Istituto Cannizzaro nel trentesimo anniversario

   el gesto ha commosso l’Italia e ha determinato un vero effetto Nicholas che ha segnato un forte sviluppo alla diffusione della cultura della donazione degli organi In Italia e negli anni successivi all’uccisione di Nicholas i tassi di donazione di organi in Italia sono triplicati, come in nessun altro Paese al mondo. La Regione siciliana con la Legge 15/95, ha promosso , infatti, un concorso, assegnando dei premi in denaro alle  scuole delle  nove provincie dell’Isola, al fine di diffondere tra i giovani puntuali informazioni sulla donazione La cultura della donazione passa anche attraverso l’annuale concorso che coinvolge gli studenti a riflettere e maturare una particolare sensibilità alla cultura del dono . Tra gli studenti che hanno partecipato al concorso, si registra un reale mutamento nel modo di pensare e di sentire il problema della donazione degli organi e ciascuno diventa “alfiere” di un così nobile valore sociale e culturale, annotando il “Si” o il “Non so” nella carta di identità, così da poter essere dei potenziali donatori.

La commissione provinciale, composta dall’Avv. Salvatrice Feccia, Presidente regionale AIDO;

Angela Maria Giuliano, dell’Ufficio scolastico provinciale; Giorgio Gall,   docente presso l‘Istituto Cannizzaro di Catania;   Maria Rosaria Alessi, docente di Arte e Immagine presso I.C. “Pizzigoni-Carducci” di Catania; Sebastiano Benedetto Leone , Docente di Scienze e Tecnologie informatiche presso I.I.S. “Fermi-Guttuso” di Giarre, ha esaminato le numerose produzioni letterarie e artistiche inviate dalle scuole di ogni ordine grado ed ha assegnato i seguenti premi:

 Per la Scuola Primaria sono stati premiati: Amalia Garofalo, I.C. “Basso” Scordia,  book rilegato “Nicholas, una vita eterna; due alunni dell’Istituto “Carlo Albero Dalla Chiesa” San Giovanni La Punta autori del plastico : Mani che offrono la vita” Alessandro Calì e   Tommaso Vinciguerra; la classe VA dell’Istituto “G. Fava” di Mascalucia: manufatto pittorico; “Un dono importante”.

Per la Secondaria di I grado: Giorgia Signorelli dell’ I.C. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” San Giovanni La Punta con  “Lettera a Nicholas” ; Giovanni Battiati dell’Istituto “Padre Allegra” di Valverde: plastico “Dona un organo, affinché una nuova vita possa sbocciare”; Sofia Capizzi dell’Istituto Dusmet. Doria: fumetto “Nicholas Green”

 Della scuola Secondaria di II grado sono stati premiati: Laviani Sipione del Convitto “Cutelli” per la lirica “Mai uno senza l’altro” e due studenti dell’Istituto Cannizzaro: Daniele Russo, autore di un brano musicale “Una parte di noi” e Manuel Coco per il video-intervista “Voci di solidarietà”

Alla cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo martedì 10 ottobre,  presso l’Istituto “Cannizzaro” di Catania,  hanno partecipato:  il  provveditore Emilio Grasso;  Rosalba Laudani, docente referente del Concorso Nicholas Green, presso l’Ufficio VII -Ambito Territoriale di Catania; Giusy Mondella dirigente dell’Istituto  “Cannizzarodi Catania; la presidente regionale AIDO, avv. Salvatrice Feccia, la quale ha illustrato le motivazioni e le procedure collegate all’esercizio del “dono”, illustrando anche lo sviluppo della donazione degli organi in Sicilia;   Biagia Finocchiaro  la quale ha  descritto l’esperienza di trapiantata di cornea  ed il preside  Giuseppe Adernò, tra i primi promotori del concorso e della Giornata Regionale della Donazione, il quale ha portato il messaggio di saluto di Mister Reginald Green, papà del piccolo Nicholas, il quale con la moglie Margaret è tornato in Sicilia il 29 settembre per ricordare il trentesimo anniversario del piccolo Nicholas.

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Cultura

“Concerto con i Poveri”

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Vaticano: il 7 dicembre “Concerto con i Poveri” con Hans Zimmer 

Nato nel 2015 da un’idea di Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura e organizzato da Nova Opera con la Direzione Artistica del Maestro monsignor Frisina, il “Concerto con i Poveri” negli anni si e’ affermato come un evento artistico unico nel suo genere, un appuntamento di solidarieta’ e vicinanza; un viaggio musicale per celebrare la bellezza e la carita’ attraverso il linguaggio universale dell’arte. L’evento e’ Patrocinato dal Dicastero per il Servizio della Caritfwa’ – Elemosineria Apostolica, dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Pontificio Istituto di Musica Sacra. Le quattro edizioni precedenti hanno visto la partecipazione di alcuni tra i massimi esponenti del panorama musicale internazionale, tra i quali i direttore d’orchestra Daniel Oren e Speranza Scappucci ed i compositori Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a prestigiose collaborazioni come quella dell’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, L’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno, l’Orchestra Italiana del Cinema e l’orchestra Roma Sinfonietta. La partecipazione del pubblico al “Concerto con i Poveri” e’ con biglietto di invito, previa la compilazione obbligatoria del modulo disponibile dal 18 novembre sul sito internet ufficiale dell’evento (www.concertoconipoveri.org). I biglietti di invito, inviati tramite e-mail, conterranno un QR code univoco che dovra’ essere mostrato in forma digitale o cartacea al controllo accessi il giorno stesso dell’evento. (AGI)

 

 

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Cultura

Generazioni a confronto, la festa dei nonni

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La festa dei nonni, il 2 ottobre, è il primo appuntamento di incontro “scuola-famiglia” che caratterizza il progetto educativo dell’Istituto “John Dewey”, scuola primaria paritaria, ad indirizzo internazionale, con avvio allo studio della lingua inglese, tedesca, spagnola e francese nel corso dei cinque anni.

Gli ampi spazi verdi dell’Istituto nella sede della Fondazione Valdisavoia la rendono anche “scuola green” nella quale “si impara facendo” secondo i principi pedagogici di John Dewey.

Hanno dato l’avvio i nonni dei bambini delle classi prima e seconda, i quali con gioia hanno visto dove i loro nipotini studiano e trascorrono la giornata scolastica “a tempo pieno”. L’incontro è stato coordinato dalla psicopedagogista Letizia Maggiore, stimolando un’interazione tra i bambini e i nonni che raccontavano particolari esperienze di giochi creativi di un tempo, diversi per maschi e femmine e del modo come si trascorreva il tempo in passato, rispetto all’oggi, elencando anche i tanti giochi di strada.  E’ stata evidenziata anche la differenza della scuola di un tempo con una sola maestra e con i banchi doppi e fissi, con pennino e calamaio, mentre oggi si usa la Lim e il tablet.

La merenda con i nonni ha fatto da cerniera con la seconda parte della giornata dedicata ai nonni delle classi terza e quarta, nella quale i bambini sono stati maggiormente protagonisti con le molteplici e variegate domande che, da “piccoli giornalisti”, hanno rivolto ai nonni, i quali hanno apportato notevoli spunti di riflessioni e significativi insegnamenti per la vita.

I messaggi educativi relativi all’importanza del gioco, al rispetto, all’ascolto, alla creatività, alla fantasia sono stati il frutto del confronto tra la generazione di ieri e quella di oggi e i nonni, custodi e testimoni di valori, hanno donato la  ricchezza dei loro saggi insegnamenti. Non sono mancate le raccomandazioni sul rispetto delle regole, dei tempi da dedicare allo studio e al gioco, sull’uso corretto delle tecnologie informatiche, sui videogiochi e sul “non avere fretta di crescere”, godendo con armonia il tempo della fanciullezza e dell’adolescenza.

Giuseppe Adernò

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In Tendenza