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Cinema

Sicilia e Cinema, 45 le opere audiovisive ammesse

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SICILIA e CINEMA.  Sono 45 le opere audiovisive che beneficeranno dei fondi stanziati per il 2021 dall’Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, attraverso la Sicilia Film Commission, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei.

L’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo ha pubblicato le graduatorie relative all’ “Avviso pubblico per la concessione di contributi a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva – anno 2021, finanziato con le risorse FSC del Programma Sensi Contemporanei, III Atto Integrativo “Interventi per il rafforzamento della filiera dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo”.

Nicola Tarantino

La Sicilia Film Commission, diretta da Nicola Tarantino, che nello specifico ha gestito il bando e la relativa selezione, finanzierà 13 film di produzione cinematografica/televisiva e serie Tv, 28 documentari e serie TV documentarie e 4 cortometraggi.

Le risorse assegnate ammontano complessivamente a 3 milioni e 400 mila euro che, come verificato negli anni precedenti, sono in grado di generare un effetto leva sul territorio siciliano stimato in tre 5 volte rispetto all’importo concesso, a dimostrazione del fatto che il cinema non è soltanto uno strumento di straordinaria creatività espressiva, ma anche una grande opportunità di promozione del territorio siciliano e di sviluppo delle professionalità della filiera regionale dell’audiovisivo.

“Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati, pubblicando le graduatorie a distanza di soli cinque mesi dalla data di scadenza del bando” – ha dichiarato l’Assessore Manlio Messina – “I contributi – prosegue – riguardano 45 progetti cinematografici e documentaristici che, oltre a sostenere finanziariamente la filiera regionale di settore, consentiranno di promuovere il territorio attraverso la leva “cineturistica”, a cui quest’anno abbiamo rivolto particolare attenzione”.

L’elenco delle opere finanziate è estremamente vario e articolato. Sorelle per sempre”, tv-movie di Andrea Porporati, è appena andato in onda con successo su Rai 1, e racconta la vicenda, tratta da una storia vera, di due bambine scambiate in culla. “Fortress”, di Jessica Woodworth, con Geraldine Chaplin, è una produzione internazionale ispirata al capolavoro di Dino Buzzati “Il deserto dei Tartari”. Ancora nella sezione lungometraggi troviamo l’opera prima del giovane regista siciliano Giuseppe Carleo, “La bocca dell’anima” e “La grande inchiesta”, il lungometraggio che ricostruisce la vicenda della bomba fatta esplodere sotto la redazione del giornale palermitano L’Ora all’indomani della pubblicazione di un grande reportage sulla mafia e sui boss emergenti, che conta su una sceneggiatura firmata da Gaetano Savatteri e Francesco La Licata.

Tra i selezionati anche il nuovo film di Pasquale Scimeca, “Il giudice T.” e il prossimo film di Aldo BaglioUna boccata d’aria”, oltre a “Madame Luna”, con la regia di Daniel Espinosa, un dramma basato sulla storia vera di una ragazza eritrea rifugiata che diventerà una trafficante di vite in Sicilia, dove riuscirà a trovare la sua redenzione.

Nella sezione documentari, sono 28 i film selezionati, tra questi l’ultimo film di Franco Maresco,Goffredo felicissimo, che ripercorre il sodalizio che lega il regista a Goffredo Fofi, intellettuale, saggista e critico di punta, legato fin da giovanissimo alla Sicilia. Ma anche “Sulle soglie della notte” il documentario diretto da Andrea Traina che rende omaggio al grande scrittore comisano Gesualdo Bufalino. E ancora, un documentario di taglio storico, una produzione internazionale dal titolo “Normanni, il sogno europeo”, un focus sulla figura di Ruggero II, sulla fondazione del Regno di Sicilia, e il racconto dell’epopea di un popolo che ha favorito lo scambio culturale creando una società multiculturale, premessa del sogno europeista.

La categoria “cortometraggi” è forse quella più sperimentale, e sono quattro i selezionati. Tra loro, “La fornace”, un lavoro dal taglio inedito che affronta e rielabora la tradizione dei Pupi siciliani innestandola su di una riflessione sull’immaginario contemporaneo, con la regia di un maestro della settima arte come Daniele Ciprì. Ma anche “Hope: La tartaruga”, un innovativo cortometraggio d’animazione del giovane regista siciliano Marco Maria Correnti che, partendo da uno spunto narrativo destinato ai più giovani, si concentra sul problema dell’inquinamento ambientale.

Si possono consultare le graduatorie complete sul sito istituzionale del Dipartimento regionale Turismo, Sport e Spettacolo, oltre che naturalmente su www.siciliafilmcommission.org

 

Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

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 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

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Cinema

Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi

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Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.

 

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Cinema

Luce Cinecittà a Locarno 77 con due titoli

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Luce Cinecittà è alla 77ma edizione del Locarno Film Festival (7-17 agosto) con due titoli di giovani registe italiane. Nel Concorso Internazionale Sulla terra leggeri, esordio al lungometraggio di Sara Fgaier, già autrice del corto Gli anni , presentato al Festival di Venezia 2018 (Orizzonti) e vincitore sia dell’EFA come miglior cortometraggio europeo che il Nastro d’argento. Come montatrice e produttrice Sara Fgaier ha realizzato diversi film, tra cui La bocca del lupo (2009) e Bella e Perduta (2015) di Pietro Marcello.

Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita? È la domanda al centro del racconto della regista spezzina. Il protagonista, Gian, lotta contro l’oscurità di un’improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che non riconosce, gli consegna un diario, scritto a vent’anni, che ruota tutto intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell’arco di una notte. Solo cercandola potrà ritrovare se stesso. Nel cast Andrea RenziSara SerraioccoEmilio ScarpaLise LomiMaria Fernanda CândidoStefano Rossi GiordaniAmira Chebli ed Elyas Turki.  

Sulla terra leggeri è prodotto da Limen, Avventurosa e Dugong films con Rai Cinema. La Vendita Internazionale è curata da Rai Cinema International Distribution, mentre la Distribuzione Italiana è di Luce Cinecittà. Il progetto è stato sviluppato dal TorinoFilmLab e finanziato con il TFL Production Award per € 40.000.

Sulla terra leggeri

In Concorso nella sezione Cineasti del Presente Real, il nuovo lungometraggio di Adele Tulli che torna alla regia dopo la rivelazione della sua opera prima Normal, anche questa coprodotta e distribuita da Luce Cinecittà, presentata in anteprima alla Berlinale e vincitrice della Menzione opera prima ai Nastri d’Argento.

Un nuovo viaggio poetico e inatteso dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale. Una realtà che ha rivoluzionato le vite di noi tutti, e che il documentario indaga con le stesse lenti tecnologiche, creative e relazionali con cui è strutturata. Una mappa documentata e senza preconcetti che ci mostra con sguardo inedito e curioso un territorio ineffabile, alieno e insieme familiare.

Real è un viaggio filmico, visionario e coinvolgente, dentro al mondo disincarnato della rete, un multiverso digitale parallelo dove ogni cosa esistente è trasformata dalla fisica dell’ossigeno e del carbonio alla logica dei bit. Un documentario creativo che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, facendo luce sui molti aspetti, a tratti perturbanti, del vivere digitalizzato e iperconnesso: i protagonisti – umani, robotici, virtuali – sono alle prese con relazioni virtuali, lavori digitali, cybersessualità, case e città del futuro, automatizzate e sorvegliate. Raccontano di cultura dell’autorappresentazione, di nuove dipendenze e patologie, di alienazione e isolamento ma anche di identità libere dai confini fisici del corpo.

Real ha uno sguardo inedito e sperimentale, utilizzando poeticamente le stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori, webcam, smartphone, camere di sorveglianza, sguardi meccanici e virtuali che raccontano di un nuovo modo di fare esperienza del reale. Senza risposte o giudizi, ma con la curiosità e la freschezza di un occhio atterrato su un nuovo pianeta, R E A L ci porta su una soglia, al di là e al di qua di un confine incerto. Con un approccio algoritmico e visivamente inedito, un documentario che è un viaggio immersivo nella nostra fantascientifica realtà di tutti i giorni: come ci si sente a essere umani nell’era digitale.

Prodotto da Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, in collaborazione con Les Films d’Ici il film sarà distribuito nei cinema da Luce Cinecittà. La distribuzione internazionale è curata da Intramovies. Scritto e diretto da Adele Tulli, Real vede la fotografia di Clarissa Cappellani e Francesca Zonars, il montaggio di Ilaria Fraioli, Adele Tulli, le musiche originali di Andrea Koch, la produzione creativa di Laura Romano. È prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni, Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini per FilmAffair in collaborazione con Charlotte Uzu di Les Films d’Ici.

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