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Sicurezza sul posto di lavoro, salute e ambiente
Il procuratore Raffaele Guariniello a Enna per parlare di sicurezza sul posto di lavoro, salute e ambiente
Il suo nome è legato alle più importanti inchieste giudiziarie, fra le più eclatanti degli ultimi anni. Invitato dallo Studio di consulenza Aniso, in collaborazione con Perry Johnson Registrars Italy e con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Enna, Raffaele Guariniello ha affrontato a 360 gradi molti argomenti, partendo dal tema: “Sistemi di Gestione e Modelli Organizzativi”. Su alcuni ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti che gli chiedevano un suo giudizio sul metodo “Stamina”. Guariniello ha risposto di non volere entrare nel merito della vicenda, che peraltro interessa molto l’opinione pubblica, dopo i recenti servizi televisivi sulla piccola Sofia. “Noi non entriamo nel merito della congruità delle cure ma affrontiamo eventuali ipotesi di reato”. Sulle morti nel lavoro Guariniello sostiene che i controlli sono insufficienti. “Abbiamo organi di vigilanza che devono essere potenziati e la stessa magistratura deve farsi un esame di coscienza – ha detto. Gli interventi devono farsi più sistematici. Le imprese pensano, sbagliando, che ci sono le regole ma si possono infrangere”. “I dati forniti dall’Osservatorio Indipendente di Bologna, ha spiegato Aniso ci hanno spinto a creare questo momento di incontro con i professionisti di settore”. Nel 2012, 625 lavoratori sono morti sui luoghi di lavori; dall’inizio di quest’anno ad oggi, sono 92 le persone che hanno perso la vita per infortuni. Tutti incidenti che si sarebbero potuti evitare mettendo in atto le norme di prevenzioni e sicurezza previste dal testo Unico. Oltre alla sicurezza sul posto di lavoro si è parlato di salute. Ci sono fenomeni come il problema dell’amianto che non riguardano solo i lavoratori ma tutti i cittadini, chiunque può essere esposto a fattori cangerogeni. A Casale Monferrato, ha riferito Guariniello, ancora oggi muoiono 50 persone all’anno di un tipico tumore dell’amianto. Sulla malattia comunemente chiamata Sla si è osservato negli anni che si sviluppa in diverse professioni. Il pool di Guariniello sta approfondendo il tema anche con la collaborazione delle associazioni del settore e la comunità scientifica. Ha poi riportato il caso del Piemonte dove nel 2011 sono stati diagnosticati 123 casi di sclerosi laterale amiotrofica tra gli agricoltori, con un’incidenza di gran lunga superiore alla media. La magistratura ha scoperto la circostanza incrociando le schede di dimissione ospedaliera con i dati in possesso dell’Inps. Secondo l’ipotesi l’incremento delle patologie potrebbe essere correlato all’uso di pesticidi. Guariniello ha ricordato la vicenda Eternit con il processo iniziato nel 2009 al tribunale di Torino, conclusosi il 13 febbraio dello scorso anno con la storica sentenza di condanna in primo grado degli imputati a 16 anni di reclusione per “disastro ambientale doloso permanente” e per “omissione volontaria di cautele antinfortunistiche”, obbligandoli al risarcimento di circa 3000 parti civili oltre al pagamento delle spese giudiziarie. Il caso Eternit è considerato il primo al mondo in cui i vertici aziendali vengono condannati, costituendo un precedente importante. Al convegno, organizzato dalla Happening di Emilia Rizzo e moderato da Eugenio Aniso, sono intervenuti: l’esperto di sistemi di gestione, Michele De Lucia, Italian program manager di PJR Italia, Santino Paternò, presidente dell’AICQ Sicilia, Associazione Italiana Cultura Qualità, Cinzia Berlingeri, esperta in modelli organizzativi.
Ivan Scinardo
(Nella foto da sinistra: Eugenio Aniso, Michele De Lucia, Raffaele Guariniello, Cinzia Berlingeri, Santino Paternò)